Dette anche specie aliene o esotiche, sono specie animali o vegetali trasferite dall'uomo al di fuori del loro areale naturale (area geografica entro la quale è distribuita una specie) in maniera deliberata o accidentale. Vengono definite invasive quando si riproducono e si espandono rapidamente a scapito delle specie autoctone, causando seri danni alla biodiversità, alla salute umana, alle colture agricole o ai manufatti.
Si tratta di un problema emergente del quale si sta prendendo sempre più coscienza proprio per l'estensione del fenomeno che negli ultimi anni sta interessando gli ecosistemi di tutti i continenti. A livello globale le specie esotiche invasive sono una delle cinque principali cause dirette della perdita di biodiversità, unitamente ai cambiamenti dell'uso del suolo e del mare, allo sfruttamento eccessivo delle risorse, ai cambiamenti climatici e all'inquinamento.
Gli ecosistemi acquatici, in particolare, risultano tra i più colpiti dalla diffusione delle specie esotiche, tanto che in Italia oggi sono stimate presenti più specie animali alloctone che autoctone.
Nel tentativo di ridurre l'impatto provocato dalle specie esotiche, la legislazione ha evoluto nel tempo diverse disposizioni, talune valide a livello comunitario, altre statale e talune stabilite da norme regionali. Oggi è vietata l'immissione in natura di specie non appartenenti a specie o popolazioni non autoctone (Direttiva 92/43/CEE e art. 12 DPR 357/1997), mentre l'obbligo del controllo delle popolazioni si applica solo alle specie esotiche invasive.
LA SITUAZIONE IN FVG
Nelle acque interne regionali sono state accertate o segnalate 22 specie animali alloctone (vedi tabella).
Amur | Ctenopharyngodon idella |
Carassio dorato | Carassius auratus |
Cavedano europeo | Squalius cephalus |
Gambero della Lousiana | Procambarus clarkii |
Gambusia | Gambusia holbrooki |
Gardon | Rutilus rutilus |
Lavarello | Coregonus lavaretus |
Luccio (europeo) | Esox lucius |
Lucioperca | Sander lucioperca |
Naso | Chondrostoma nasus |
Pecilia o guppy | Poecilia latipinna |
Persico sole | Lepomis gibbosus |
Persico trota | Micropterus salmoides |
Pesce gatto | Ameiurus melas |
Pseudorasbora | Pseudorasbora parva |
Rodeo | Rhodeus amarus |
Salmerino alpino | Salvelinus umbla |
Salmerino di fontana | Salvelinus fontinalis |
Siluro | Silurus glanis |
Temolo (danubiano o a pinne rosse) | Thymallus thymallus |
Trota fario | Salmo trutta |
Trota iridea | Oncorhynchus mykiss |
Alcune specie sono presenti con piccole popolazioni, altre sono già ampiamente diffuse e talune causano impatti rilevanti. Al momento, tuttavia, la situazione è meno compromessa rispetto ad altri territori italiani.
ETPI svolge periodicamente monitoraggi mirati a verificare la diffusione di specie alloctone nelle acque pubbliche interne della Regione. A tal fine, l'Ente si avvale anche dei dati forniti dai soggetti che svolgono studi scientifici o monitoraggi nei tratti sottesi dalle derivazioni idriche. A completamento di ciò, la presenza di specie alloctone viene spesso verificata in occasione dei recuperi di fauna ittica ai fini di salvaguardia.
Per un migliore inquadramento della tematica sono di estrema importanza le presenze rilevate dai pescatori o dai cittadini segnalate a ETPI, preferibilmente tramite posta elettronica all'indirizzo etpi@regione.fvg.it, oppure via telefono chiamando lo 0432 551 211.
La pesca nelle acque interne è un'attività in grado di influire sulla diffusione delle specie esotiche attraverso il rilascio, anche illecito o accidentale, di pesci utilizzati come esca, di specie interessanti per l'alieutica o per il consumo umano. Inoltre, è altresi in grado di influenzarne la diffusione grazie alla possibilità di rimuovere gli esemplari eventualmente catturati.
Per impedire la diffusione di specie ittiche alloctone invasive il calendario di pesca sportiva:
SPECIE INVASIVE UNIONALI IN FVG
Delle 22 specie animali alloctone segnalate o la cui presenza sia stata accertata nelle acque interne della Regione, 3 sono invasive di rilevanza unionale, cioè significative sul territorio dell'Unione Europea e individuate come particolarmente impattanti dalla normativa (Regolamento (UE) n. 1143/2014): Pseudorasbora parva, un piccolo ciprinide già presente in diversi corsi d'acqua della nostra Regione in quanto utilizzato in passato come esca viva, Lepomis gibbosus (persico o pesce sole) e Procrambrus clarkii (gambero rosso della Louisiana).
ETPI partecipa al sistema regionale di sorveglianza delle specie invasive di rilevanza unionale, avente il compito di provvedere al monitoraggio e all'allerta nel caso in cui le specie non ancora presenti compaiano sul territorio del Friuli Venezia Giulia, secondo i criteri dettati dalla "Strategia regionale sulla gestione delle specie esotiche invasive" (Delibera della Giunta regionale 7 agosto 2020, n. 1257).
Per approfondimenti sulle specie alloctone si può visitare il sito web della Regione Friuli Venezia Giulia alla pagina biodiversità - specie aliene invasive.
ultimo aggiornamento: 24 maggio 2021